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QUALCOSA SU

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FABIA

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Sono cresciuta nella casa famiglia fondata da mio padre, a stretto contatto con le persone disabili in essa accolte, questo mi ha insegnato che la bellezza della vita risiede anche nell'imperfezione e la gioia di vivere nello stare insieme accompagnandosi e volendosi bene. Il destino mi ha donato la possibilità di vivere i miei primi 20 anni in una cascina adibita ad allevamento di cavalli, a contatto con la natura: ho sviluppato un forte senso empatico con gli animali e un amore smisurato per gli spazi aperti, le corse nell'erba alta e l'osservazione attenta dei mutamenti stagionali.

Sono una persona riflessiva, orientata verso l'interiorità ma, allo stesso tempo, amante delle cose belle ed incantata dal modo in cui luce e ombra modellano la realtà. Sono anche un'incallita sognatrice a occhi aperti: quando ritraggo una coppia immagino sempre di creare la copertina del più bel romanzo d'amore. Adoro il colore dell'eucalipto, i cactus, il cappuccino, spostare i mobili di casa, l'etimologia delle parole, gli acquerelli, le corone di fiori e i vecchi muri, quelli che sembrano quadri decadenti, le ispirazioni bohèmien, i paesaggi selvaggi. Sto bene al caldo, ma sono fortemente attratta dalle atmosfere malinconiche e solenni dei paesaggi nordici, cime montuose riflesse in laghi su cui aleggia la nebbia e alte scogliere su cui si infrange l'oceano.

Ho una gatta tricolore, ma impazzisco per tutti gli animali. Da sempre, amo meditare le cose, scrivere, leggere e disegnare: per questo ho prima frequentato il liceo classico e poi l'Accademia di Belle Arti di Brera, e i musei d'arte. Ho incontrato Francesco proprio durante gli studi accademici, ha tenuto per me un corso di fotografia presso il suo studio: la storia dettagliata è piuttosto divertente, ma basti sapere che da allora mi sono innamorata di entrambi, tanto che uno è diventato mio marito e l'altra il mio lavoro.

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